Pubbl. Sab, 7 Nov 2015
Decreto salva-Italia per la composizione delle squadre di calcio
Modifica paginaCol “decreto salva-Italia” relativo alla composizione delle squadre di calcio, nel nostro campionato i giovani calciatori avranno maggiori chance di rimanere nella rosa delle squadra in cui sono cresciuti e correranno meno il rischio di essere parcheggiati in società di categorie inferiori o in altri campionati con valore di certo inferiore al nostro. Vi sarà maggiore attenzione sui giovani calciatori da parte di tutto il movimento calcistico che dovrà credere con lungimiranza nella formazione dei nostri giocatori di talento.
Sono sempre di più le squadre di calcio che spariscono causa fallimenti dai Campionati Nazionali Professionistici. Molte volte le ragioni sono d’origine extra-calcistica, altre volte le ragioni riguardano la cattiva gestione delle società stesse. Sono poche le entrate prodotte dalle plusvalenze provenienti dai talenti del settore giovanile che, tra l’altro, sarebbero utili per risparmiare soldi di cartellino per acquistare calciatori provenienti da altri club, spesso esteri. I prodotti “homemade” sono sicuramente il giusto modo per poter rilanciare il calcio italiano che pian piano sta sfiorendo. Su tali questioni hanno lavorato intensamente Tavecchio & co. ed è per questo che mi sento di dire che la stagione 2015/16 è da considerarsi l'inizio di una nuova era per la Serie A e per il calcio professionistico italiano.
Finalmente, infatti, nel nostro campionato i giovani calciatori avranno maggiori chance di rimanere nella rosa delle squadra in cui sono cresciuti e correranno meno il rischio di essere "parcheggiati" in società di categorie inferiori o in altri campionati con valore di certo inferiore al nostro. Così, già nella stagione in corso, il calcio ha dovuto fare i conti con quello che può esser definito il “decreto salva-Italia” relativo alla composizione delle squadre di calcio.
Inevitabilmente vi sarà maggiore attenzione sui giovani calciatori da parte di tutto il movimento calcistico che dovrà credere con lungimiranza nella formazione dei nostri “talentini”. Duro lavoro per i responsabili dei settori giovanili e i loro allenatori che dovranno essere estremamente competenti al fine di impegnarsi a costruire gli atleti del futuro, ossia, quelli che andranno ad occupare i preziosi 8 posti messi a disposizione dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Analizziamo dunque la riforma, così come da Comunicato Ufficiale N. 83/A (sotto allegato), al fine di ben comprendere il motivo di tale svolta calcistica.
Le liste della Serie A, infatti, dovranno assolutamente essere composte da 25 giocatori “over 21” ove di questi dovranno essere almeno 4 “formati nel club” ed almeno altri 4 “formati in Italia”.
Per calciatori formati nel club s’intende: giocatori che, tra i 15 anni (o l’inizio della stagione nella quale hanno compiuto 15 anni) e i 21 anni (o la fine della stagione nella quale hanno compiuto 21 anni) di età, siano stati tesserati a titolo definitivo per il club nel quale militano per un periodo, anche non continuativo di 36 mesi, o per tre intere stagioni sportive.
Per Calciatori formati in Italia s’intende: giocatori che, tra i 15 anni (o l’inizio della stagione nella quale hanno compiuto 15 anni) e i 21 anni (o la fine della stagione nella quale hanno compiuto 21 anni) di età, siano stati tesserati a titolo definitivo per uno o più club italiani per un periodo, anche non continuativo di 36 mesi, o per tre intere stagioni sportive.
Le rose potranno poi essere formate da ulteriori under 21 illimitati (giocatori che alla data del 31 dicembre della stagione sportiva precedente non abbiano già compiuto il 21° anno di età). Qualora le società non disponessero del numero minimo di “calciatori formati in Italia o nel club”, anche i calciatori Under 21 possono essere conteggiati ed inclusi negli elenchi, andando però ad occupare posto nella lista dei 25.
Nella stagione 2015/2016, le società di Serie A che non disponessero del numero minimo di 4 “calciatori formati nel club” potranno inserire nella lista dei 25 “over 21” fino ad 8 “calciatori formati in Italia”.
Le società di Serie A, entro le ore 12:00 del giorno precedente la prima gara di campionato, sono tenute ad inviare alla Lega l’elenco dei 25 calciatori, da individuarsi tra quelli per esse tesserati o tra quelli per i quali, completata la procedura di richiesta del transfer, lo stesso non sia stato ancora rilasciato.
La lista inoltre è modificabile. L’elenco dei 25 “over 21”, infatti, può essere variato fino alle ore 24:00 del giorno successivo alla chiusura della finestra di mercato estiva. L’elenco può essere nuovamente variato dall’inizio del mercato di gennaio fino alle ore 24:00 del giorno successivo alla chiusura della finestra invernale.
Le società di Serie A, in qualsiasi momento della stagione, possono procedere alle variazioni di seguito indicate dell’elenco dei 25 calciatori:
a) sostituzione di un portiere con un altro portiere;
b) sostituzione di un calciatore proveniente dall’estero per il quale non si sia completata positivamente la procedura di rilascio del transfer;
c) sostituzione di un calciatore al quale sia stato revocato il tesseramento;
d) sostituzione di un calciatore con cui sia intervenuta risoluzione consensuale di contratto;
e) sostituzione, per una sola volta nella stagione, fino ad un massimo di due calciatori (diversi dal portiere) con altri due calciatori.
Sono previste forti sanzioni contro chiunque non dovesse rispettare le anzidette regole. Infatti l'utilizzo in una gara di campionato di un atleta non inserito nell’elenco dei 25 calciatori comporterà, per la società responsabile, la sconfitta a tavolino.
Per quanto riguarda la serie cadetta, già nel 2013/2014 la Lega di serie B introdusse il Salary Cap, ossia il tetto dei salari fissato a € 300.000, ove una società dovesse superare tale limite imposto, verrebbe inflitta una sanzione concernente la sottrazione della mutualità spettante calcolata in maniera equa rispetto alla porzione sforata.
Il danaro raccolto da queste sanzioni, viene così diviso: 50% alle società che rispettano i parametri del tetto salariale; 50% spetta invece alle prime otto squadre del campionato Primavera, Allievi Nazionali e Giovanissimi Nazionali.
Nella stagione 2015/16 sono stati poi introdotti nuovi limiti nella composizione della rosa il quale dovranno così essere costituite: le società potranno tesserare non più di 18 calciatori “over 21”; 2 calciatori bandiera; illimitati under 21.
I calciatori “bandiera” sono coloro i quali hanno militato per almeno 4 anni nel club di appartenenza, conteggiando anche gli anni passati nel settore giovanile. Queste regole inevitabilmente influenzeranno il mercato delle compagini di serie B.
Stesso ragionamento se pur con numeri differenti riguarda le squadre di Lega Pro che dovranno tesserare massimo 24 giocatori professionisti, di cui otto Under 21. Solo rispettando tali limiti, si potrà accedere ai contributi di Lega per i minutaggi. Per chi ne schiera in quantità minore, fra i 5 e gli 8, contributi ridotti, mentre sotto i 5 nemmeno un euro in cassa.
Altra novità riguarda i requisiti per l’iscrizione ai prossimi campionati: la fideiussione da 600.000 euro sarà ridotta a 400.000, mentre i restanti 200mila li verserà la stessa Lega. Inoltre la fideiussione sarà ridotta di ulteriori 100.000 se l’ammontare degli stipendi non supererà il milione di euro complessivo, di 50.000 se sarà tra 1 e 2 milioni. Le società con un monte ingaggi più basso, quindi, dovranno versare 300.000 euro per l’iscrizione, esattamente la metà rispetto all’ultima stagione.
Piccoli ma significativi cambiamenti anche nella politica della Lega Pro.
Tante le “innovazioni” nel calcio professionistico grazie ad una riforma che in particolar modo è riuscita a dar ruolo essenziale al lavoro dei settori giovanili e ai giovani che li compongono.
Note e riferimenti bibliografici