Pubbl. Gio, 29 Gen 2015
Avvocati: specializzazione in arrivo. Con quali criteri?
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Giuseppe Ferlisi
La Commissione Giustizia del Senato ha proposto modifiche rilevanti al decreto ministeriale per la specializzazione degli avvocati
La Commissione Giustizia del Senato ha approvato lo schema del decreto ministeriale riguardo le regole per conseguire e mantenere lo status e il titolo di avvocato specialista, ma con alcune importanti osservazioni e critiche.
La più rilevante concerne il suggerimento a modificare l’articolo 3 dello schema di decreto, secondo cui l’avvocato che intende essere specialista può conseguire il titolo esclusivamente in una sola delle aree di specializzazione elencate nel decreto stesso: la Commissione propone di consentire all’avvocato di conseguire il titolo di specialista in almeno due aree di specializzazione.
Infatti, viene giudicata irragionevolmente restrittiva la portata di tale previsione poiché non consentirebbe la specializzazione in aree giuridiche che sono tra loro affini e verosimilmente trattate dal professionista in maniera congiunta.
Inoltre, per la Commissione, è restrittiva anche l’elencazione tassativa delle istituzioni autorizzate ad organizzare i corsi di specializzazione per conseguire il titolo di avvocato specialista.
Modifica suggerita, ma ancora più importante è quella riguardante il numero di procedimenti l'anno per ottenere il titolo di specialista che attualmente è fissato, nello schema del decreto, nel numero di 50.
Secondo la Commissione un limite quantitativo andrebbe a penalizzare i professionisti che trattano materie di nicchia, coloro che non lavorano nei grandi studi e i giovani avvocati. Sarebbe pertanto preferibile un regolamento che persegua la strada della qualità e che non si attenga a restrittive e controproducenti indicazioni di carattere numerico.
L'iter parlamentare è ancora da completare e l'ultima parola spetterà proprio al decreto ministeriale.