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Concorso a Procuratore dello Stato: il limite di età di 35 anni finisce davanti alla Corte UE
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Pubbl. Gio, 24 Lug 2025

Concorso a Procuratore dello Stato: il limite di età di 35 anni finisce davanti alla Corte UE

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Editoriale a cura di Alessio Giaquinto



Con ordinanza n. 19847 del 17 luglio 2025, la Corte di Cassazione ha sollevato questione pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione europea sulla compatibilità del limite di età di 35 anni per l’accesso al concorso da procuratore dello Stato con l’art. 6, par. 1, della direttiva 2000/78/CE. La Cassazione interroga i giudici europei sulla legittimità di tale disparità di trattamento anagrafico, chiedendo se essa sia giustificata da finalità legittime e perseguita con mezzi proporzionati, in un quadro normativo che tutela il principio di non discriminazione fondata sull’età.


Con l’ordinanza interlocutoria n. 19847 del 17 luglio 2025, la Corte di Cassazione – Sezione Lavoro – ha rimesso alla Corte di Giustizia dell’Unione europea una questione pregiudiziale di particolare rilievo: è compatibile con il diritto dell’Unione il limite massimo di trentacinque anni per partecipare al concorso da procuratore dello Stato?

La questione sorge da un ricorso promosso da un candidato escluso per ragioni anagrafiche e dalla CGIL del Trentino, che contestano la legittimità della soglia prevista dal D.P.R. n. 161/2011, in quanto discriminatoria sulla base dell’età, in violazione della Direttiva 2000/78/CE e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione.

I giudici di merito avevano ritenuto il limite giustificato per ragioni legate alla natura formativa e alla progressione interna della carriera, nonché per esigenze organizzative dell’Avvocatura dello Stato. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha ritenuto la questione non manifestamente infondata e ha sospeso il giudizio, investendo la Corte di Lussemburgo della seguente domanda:

«Se l’art. 6, par. 1, della direttiva 2000/78/CE osta a una normativa nazionale che fissi a trentacinque anni l’età massima per l’accesso al concorso da procuratore dello Stato, oppure se tale limite sia oggettivamente giustificato da finalità legittime e perseguito con mezzi appropriati e necessari.»

In attesa della risposta della Corte di Giustizia, il procedimento interno resta sospeso. La pronuncia è destinata ad avere un impatto significativo sui concorsi pubblici italiani, specie quelli che ancora prevedono limiti anagrafici per l’accesso.


Note e riferimenti bibliografici