Pubbl. Gio, 8 Mag 2025
Non è incostituzionale l´abrogazione dell´abuso di ufficio
Modifica paginaEditoriale a cura di Ilaria Taccola

Secondo la Corte costituzionale, dalla Convenzione di Merida non è ricavabile né l’obbligo di prevedere il reato di abuso d’ufficio, né il divieto di abrogarlo se già presente nell’ordinamento nazionale. Non esiste un obbligo di incriminazione al quale l’Italia per la scelta della Riforma Nordio si sarebbe sottratta.
Secondo la Corte costituzionale, dalla Convenzione di Merida non è ricavabile né l’obbligo di prevedere il reato di abuso d’ufficio, né il divieto di abrogarlo se già presente nell’ordinamento nazionale. Non esiste un obbligo di incriminazione al quale l’Italia per la scelta della Riforma Nordio si sarebbe sottratta.
Ecco il comunicato:
In esito all’udienza pubblica svoltasi ieri, la Corte ha esaminato in camera di consiglio le questioni di legittimità costituzionale sollevate da quattordici autorità giurisdizionali, tra cui la Corte di cassazione, sull’abrogazione del reato di abuso d’ufficio ad opera della legge numero 114 del 2024.
La Corte ha ritenuto ammissibili le sole questioni sollevate in riferimento agli obblighi derivanti dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (la cosiddetta Convenzione di Merida). Nel merito, la Corte ha dichiarato infondate tali questioni, ritenendo che dalla Convenzione non sia ricavabile né l’obbligo di prevedere il reato di abuso d’ufficio, né il divieto di abrogarlo ove già presente nell’ordinamento nazionale.
La motivazione della sentenza sarà pubblicata nelle prossime settimane.