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Pubbl. Gio, 26 Nov 2015

Famiglie e PMI: moratorie su mutui bancari e finanziamenti per il triennio 2015/2017

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Francesco Zecca


Legge di stabilità: nuova moratoria per mutui e finanziamenti.


La Legge di Stabilità 2015, L. 22 dicembre 2014, n.190, da il via libera ad una nuova moratoria per mutui bancari e finanziamenti; trattando la possibilità per le PMI e le famiglie di sospendere il pagamento della quota capitale della rata dei mutui e dei finanziamenti, dal 2015 al 2017.

I dettagli sono stati definiti in un accordo tra Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Economia, ABI e associazioni delle imprese e dei consumatori, sottoscritto alla fine di marzo 2015 ed avrà valore fino al 2017.

Va specificato che le banche non richiedono commissioni aggiuntive per la sospensione, come non dovrebbero anche gli altri soggetti coinvolti nel segmento del credito. Essi debbono rilasciare gratuitamente la conferma della garanzia evitando spiacevoli speculazioni a danno delle imprese e delle famiglie.

Pertanto, fino al 2017, è ammessa la necessità di pagare la quota interessi con regolarità.
Fino al 31/03/2015, per quanto riguarda la moratoria dei mutui delle PMI e delle famiglie, era prevista la sospensione grazie alla proroga della vecchia Norma. Dal giorno successivo sino al 31/12/2017, con la Legge di Stabilità, la nuova sospensione riguarderà soltanto una parte del mutuo, quella relativa alla quota capitale e non quella comprensiva della quota di interesse. Ciò comporterà di considerare altri tre anni di interessi aggiuntivi, dal momento che la scadenza del mutuo slitterà di ben 36 mesi.
Grazie al Decreto del MEF dell’11 dicembre 2014, pubblicato in G.U. Serie Generale n.290 del 15-12-2014, con decorrendo dal 1° gennaio 2015, il saggio degli interessi legali, ovvero quelli che si applicano quando altre disposizioni di forza maggiore, ad esempio contratti o legge, non stabiliscono una misura diversa, passerà dall’1% allo 0,5% in ragione d´anno.

L’art. 1 del D.M. dell’11 dicembre 2014, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 15.12.2014, va a modificare la misura del saggio degli interessi legali di cui all´articolo 1284 del Codice civile. Suddetta misura viene fissata allo 0,5 % in ragione d´anno, con decorrenza dal 1° gennaio 2015. (Il MEF aveva già con D.M. datato 12 dicembre 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 13 dicembre 2013, n. 292, fissato la misura del saggio degli interessi legali all´1 %, con decorrenza dal 1° gennaio 2014.)

La riduzione del tasso di interesse legale allo 0,5% darà il via ad un alleggerimento della posizione debitoria di qualsiasi soggetto, a qualsiasi titolo, nei confronti dei creditori. Questo perchè, anche per i capitali dati a mutuo, il diritto agli interessi si presume nella misura del saggio legale, salvo patto contrario.

Si segnala che la banca non ha l’obbligo di dar seguito alle richieste di accesso alla moratoria, poiché dovrà verificare il conseguimento dei requisiti utili per poter disporre di tali agevolazioni e per poter disporre di maggiori informazioni su tali strumenti è sufficiente recarsi nella banca presso la quale si è acceso il mutuo o il finanziamento, che si desidera sospendere.

Questa misura viene da molto lontano : è dal 2009 infatti che tale moratoria è stata adottata come una delle misure della strategia anti credit crunch.

Nell´ambito di tale strategia, infatti, tale intervento da la possibilità di sospendere i mutui, rappresentando una vera e propria boccata d’ossigeno per le famiglie e le imprese in evidente difficoltà economica a causa dello stato di crisi in cui versa il nostro Paese.
Ricordiamo infatti il precedente d“Fondo di solidarietà per l’acquisizione della prima casa” introdotto dalla Finanziaria 2008 e attivato nel 2010, su iniziativa dell’ABI e delle Associazioni dei Consumatori, per sostenere le famiglie in difficoltà.

La Legge di Stabilità  in questione, approvata dal Governo, ha avviato il rifinanziamento del Fondo di solidarietà effettuato dal D.L. 102/2013 per un totale di 40 milioni di euro relativo al biennio 2014-2015, suddiviso in due trance da 20 milioni, dando ampia  discrezionalità di scelta alle famiglie di sospendere le rate dei mutui, laddove mostravano segni di difficoltà.
Questa misura ha riscosso notevole successo, se pensiamo ai dati che sono stati rilasciati per il periodo che va da maggio 2013 alla prima settimana di gennaio 2014: 10.350 le famiglie che hanno sospeso le rate dei propri mutui per 18 mesi, con un  totale di 988,5 milioni di euro di debito residuo.
Altro dato confortante rispetto all´utilità di tale strumento è rappresentato da quello per cui dal 2010 ad oggi, ben 100.000 famiglie hanno sospeso  i propri mutui, per un valore di quasi 11 miliardi di debito residuo.

 

Note e riferimenti bibliografici

(1)  Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita´ 2015). (14G00203) (GU Serie Generale n.300 del 29-12-2014 - Suppl. Ordinario n. 99)

(2)Modifica del saggio di interesse legale. (14A09712) (GU Serie Generale n.290 del 15-12-2014)

(3)Modifica del saggio di interesse legale, con decorrenza dal 1° gennaio 2014. (13A10199) (GU Serie Generale n.292 del 13-12-2013)

(4)Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalita´ immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonche´ di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici. (13G00145)(GU Serie Generale n.204 del 31-8-2013 - Suppl. Ordinario n. 66)

(5)http://www.helpconsumatori.it/tag/abi/page/5