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Pubbl. Gio, 7 Apr 2022

Preoccupazioni sull´avvenire anche per la tenuta degli ordinamenti costituzionali europei

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Editoriale a cura di Ilaria Taccola



Si pubblica la Relazione del presidente Giuliano Amato sull’attività della Corte costituzionale nel 2021.


"La situazione generale intorno a noi comporta tante tragiche conseguenze e getta non poche preoccupazioni sull’avvenire, anche per la tenuta degli ordinamenti costituzionali europei”.

È quanto si legge nelle considerazioni finali della relazione del presidente Giuliano Amato sull’attività della Corte costituzionale nel 2021, disponibile da oggi sul sito, anche in lingua inglese e in podcast. “Le ripercussioni della guerra in Ucraina - osserva il presidente - investono anche le sedi e le forme di collaborazione tra le Corti. Basti pensare all’uscita della Federazione russa dal Consiglio d’Europa e alle possibili conseguenze sulla partecipazione della Corte russa alle sedi rappresentative delle stesse Corti.

In questa situazione è di particolare importanza mantenere salda la collaborazione reciproca delle Corti appartenenti all’Unione europea”. Amato ricorda che l’articolo 4 del Trattato europeo ci impone di salvaguardare le nostre identità nazionali ma, aggiunge, “l’articolo 4 viene dopo l’articolo 2, che enuncia i nostri principi e valori comuni: rispetto della dignità, libertà, democrazia, uguaglianza, stato di diritto, rispetto dei diritti umani e delle minoranze; valori comuni a “una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini”. È sull'equilibrio fra tutela delle identità nazionali e rispetto dei valori comuni – conclude il presidente - che si regge l'unità nelle diversità della nostra Unione”.

La relazione sarà letta stamattina durante la Riunione straordinaria della Corte costituzionale di fronte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alle più alte cariche dello Stato. Roma, 7 aprile 2022.


Note e riferimenti bibliografici