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Pubbl. Mer, 22 Dic 2021

Per la Corte di cassazione si configura la legittima difesa a favore dei migranti soccorsi in mare che si oppongano alla riconsegna alla Libia

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Editoriale a cura di Ilaria Taccola



Per la Corte di cassazione si configura la legittima difesa nel caso di resistenza a pubblico ufficiale da parte del migrante che, soccorso in alto mare e facendo valere il diritto al non respingimento verso un luogo non sicuro, si opponga alla riconsegna allo stato libico.


Si segnala ai lettori di Cammino Diritto la notizia di decisione n. 12/2021, con la quale la sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha fornito soluzione “affermativa” al seguente quesito:

«se, in presenza di tutti i presupposti previsi dall’art. 52 cod. pen., sia scriminata la condotta di resistenza a pubblico ufficiale da parte del migrante che, soccorso in alto mare e facendo valere il diritto al non respingimento verso un luogo non sicuro, si opponga alla riconsegna allo stato libico».

La Corte di cassazione ha, quindi, ritenuto configurabile la scriminante della difesa legittima nell'ipotesi in cui il migrante soccorso in mare, faccia resistenza al pubblico ufficiale, invocando il diritto al non respingimento verso un luogo non sicuro, ossia la Libia. 


Note e riferimenti bibliografici