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Pubbl. Mar, 19 Dic 2017

Concorso INPS: illegittima la richiesta di certificato di inglese B2

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Editoriale a cura di


ll T.A.R. del Lazio ammette il ricorso di una candidata sprovvista della certificazione B2 in inglese


Il T.A.R. per il Lazio, con decreto del 18 dicembre 2017, accogliendo un'istanza di misura cautelare (art. 56 c.p.a.) richiesta in un ricorso avverso il bando di concorso pubblicoper titoli ed esami, a 365 posti di analista di processo-consulente professionale nei ruoli del personale dell'INPS, area C, posizione economica C1”, ha ammesso la ricorrente a presentare domanda di partecipazione al concorso, pur in mancanza della certificazione di conoscenza della lingua inglese pari almeno al livello B2.

Il provvedimento - allegato in PDF sulla destra di questo articolo - fa seguito a numerose contestazioni che sono state indirizzate nei confronti dell'INPS nelle scorse settimane e dei numerosi ricorsi promossi avverso questo bando di concorso che richiede, per l'ammissione dei candidati, che questi ultimi siano in possesso della “certificazione – in corso di validità – di conoscenza della lingua inglese, pari almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di riferimento, rilasciata da uno degli enti certificatori riconosciuti dal decreto n. 118 del 28 febbraio 2017 del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione – Direzione Generale per il personale scolastico”.

La ricorrente potrà ora pretendere dall'amministrazione l'ammissione con riserva al concorso, in attesa della decisione sul merito, la cui udienza avverrà il prossimo 12 gennaio 2018.

I motivi alla base del ricorso non sono noti ma, come facilmente intuibile, per la concessione del provvedimento cautelare in commento, cui potrà seguire, nella sentenza definitiva, tanto una conferma quanto un rigetto del ricorso, il Giudice amministrativo può aver ritenuto sufficienti sia un potenziale contrasto con l'art. 37 del Testo Unico sul Pubblico Impiego (1), che prevede l'accertamento durante il concorso della conoscenza della lingua straniera e non richiede un titolo precostituito, sia la considerazione che il bando stesso prevede una prova di lingua inglese, in apparente contraddizione con una preesistente certificazione.

Migliaia di candidati e decine di ricorrenti rimangono in attesa, il prossimo gennaio, dell'udienza decisiva per una questione particolarmente sentita e che ha posto più di un dubbio di legittimità. 

 

(1) Articolo 37 - D. Lgs. 165/2001
Accertamento delle conoscenze informatiche e di lingue straniere nei concorsi pubblici (Art.36-ter del d.lgs n.29 del 1993, aggiunto dall'art.13 del d.lgs n.387 del 1998)

1. A decorrere dal 1 gennaio 2000 i bandi di concorso per l'accesso alle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, prevedono l'accertamento della conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche piu' diffuse e della lingua inglese, nonchè, ove opportuno in relazione al profilo professionale richiesto, di altre lingue straniere.
2. Per i dirigenti il regolamento di cui all'articolo 28 definisce il livello di conoscenza richiesto e le modalita' per il relativo accertamento.
3. Per gli altri dipendenti delle amministrazioni dello Stato, con regolamento emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni ed integrazioni. su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, sono stabiliti i livelli di conoscenza, anche in relazione alla professionalita' cui si riferisce il bando, e le modalita' per l'accertamento della conoscenza medesima. Il regolamento stabilisce altresi' i casi nei quali il comma 1 non si applica.