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Pubbl. Sab, 21 Mar 2015

Il curioso caso della moglie che colpisce il marito in un punto "delicato"

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Emmanuel Luciano


Per noi uomini, alcun dolore fisico è paragonabile ad un calcio nei testicoli. Nell´articolo che segue viene approfondita una recentissima sentenza della Corte di Cassazione, che tutela noi "maschietti" in caso di "aggressioni", che potrebbero risultare molto molto dolorose.


Dite la verità, voi donne: non c'è cosa più bella che dare al proprio marito o fidanzato o, più semplicemente, partner, che magari pochi secondi prima vi aveva fatto arrabbiare, un bel calcio nei testicoli. Attenzione, però, perchè potrebbe non essere il caso!

Basta chiedere ad una donna condannata dal Giudice di Pace di Recanati per lesioni personali semplici perchè colpevole di aver dato al marito un calcio ai testicoli.

La moglie proponeva ricorso per Cassazione lamentando che il giudice non avesse riconosciuto la legittima difesa, omettendo quindi di valutare adeguatamente la tesi prospettata dalla difesa, in base alla quale la donna avrebbe colpito il marito ai testicoli non volontariamente ma solo nell’intendo di divincolarsi da lui e solo all'asclusivo scopo di difendersi da un suo atteggiamento aggressivo.

La V sezione penale della Corte di Cassazione, tuttavia, con recentissima sentenza del 9 marzo n. 9693 (Presidente dott. Lombardi - Relatore dott. Settembre) ha ritenuto il ricorso del tutto infondato in quanto la responsabilità della donna è accertata sulla base delle dichiarazioni della persona offesa, assistite da idoneo certificato medico, che attesta lesioni perfettamente compatibili col racconto dell’uomo.

Si tratta, quindi, di pronuncia emessa sulla base di testimonianza adeguatamente riscontrata, senz’altro idonea a sorreggere la conclusione cui è pervenuto l'On.le giudicante.

La sentenza risulta molto chiara: “non appare corretta l’affermazione della ricorrente, secondo cui peso decisivo è stato dato alla confessione dell’imputata, essendosi il giudice di pace limitato a rilevare che l’imputata non ha negato che, nel divincolarsi, possa aver colpito il marito. Peraltro, la legittima difesa è rimasta – nella prospettazione difensiva – solo una ipotesi, non suffragata da alcuna evenienza processuale e svalutata dalla mancata specificazione delle circostanze in cui si sarebbe spiegata, nonché dalla mancata indicazione dei pericolo che incombeva sulla donna (non ha indicato quale sia stata l’azione offensiva posta in essere dal marito, a cui avrebbe dovuto reagire)“.

Chiudo con un cenno a Jasmine Mendez, ventiduenne residente in Florida, la quale, dal momento che considerava il mestiere di modella poco redditizio, ha deciso di  cambiare lavoro e darsi ad una particolare branca della prostituzione: il sadomaso. In particolare, la prestazione più richiesta a Jasmine sono i calci nei testicoli, ma sferrati sempre con grande attenzione: visto che tra i suoi clienti ci sono anche banchieri ed avvocati di grido, il mestiere da lei scelto sarà sicuramente redditizio. Nonostante il suo lavoro, Jasmine quando torna a casa trova il suo fidanzato, al quale - ci auguriamo - non riserva gli stessi trattamenti.