Pubbl. Sab, 31 Gen 2015
Come posso pagare i miei debiti? Le risposte della legge
Modifica paginaLa legge prevede diversi modi e istituti attraverso i quali il debitore può vedere garantita, notevolmente alleggerita o addirittura liberata la propria posizione dai debiti. La delegazione, l´espromissione e l´accollo sono solo alcuni di questi strumenti, di importanza fondamentale in una situazione di crisi economica come quella che stiamo vivendo.
Mio padre può assumersi un debito che io non riesco a pagare?
Vi sono numerosi metodi attraverso i quali una persona può assumersi i debiti di un’altra: strumenti come la delegazione, l’espromissione, l’accollo.
Nel caso della delegazione, il figlio può chiedere al padre di assumersi il debito che il primo ha nei confronti del suo creditore.
Quest’ultimo può quindi dichiarare che il debitore originario, il figlio del caso di specie, è liberato dal suo debito e quindi l’unico responsabile rimarrà il terzo delegato ( in questo esempio il padre).
Il creditore può però non liberare il primo debitore (il figlio) che quindi rimarrà responsabile del debito insieme al terzo delegato (il padre) e potrà essere chiamato a rispondere del suddetto debito se il terzo non lo ha pagato.
Continuando a riferirsi al caso di specie, il padre può far valere nei confronti del creditore le eccezioni derivanti dai suoi eventuali rapporti con quest’ultimo; può, ad esempio, richiedere il pagamento di un credito pregresso che vantava nei confronti del creditore per adempiere quindi all’obbligazione assunta originariamente dal figlio.
Un altro strumento utilizzabile in casi simili è quello del contratto di espromissione: un terzo (il padre del caso di specie) può stipulare un contratto con il creditore del figlio, senza che si renda necessario nessun intervento di quest’ultimo, affinché possa assumersi la responsabilità del debito.
Anche qui, come nel caso della delegazione, il creditore può liberare da ogni dovere il figlio (espromissione liberatoria), o far sì che questa rimanga responsabile insieme al padre (espromissione cumulativa). Una differenza con l’istituto della delegazione , è invece quella relativa alle eccezioni: il padre non potrà far valere le eccezioni relative ai suoi rapporti con il creditore del figlio.
Resta da esaminare l’ultimo strumento giuridico: l’accollo. E’ un contratto tra accollato (il figlio del nostro caso) e accollante (il padre) con il quale quest’ultimo assume il debito dell’altro: a tale accordo non partecipa il creditore (accollatario) Se invece il creditore decide di intervenire in questo accordo, lo rende irrevocabile. Anche l’accollo può essere cumulativo, quando il padre e il figlio rimangono responsabili allo stesso tempo del debito, o liberatorio, quando il creditore dichiara di voler espressamente liberare da ogni responsabilità il debitore originario.