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Pubbl. Gio, 3 Nov 2016

Guida al referendum costituzionale 2016

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Mattia De Lillo


Dove, come, quando e perché? Guida rapida al referendum di Dicembre sulla riforma della Carta Costituzionale.


Il Referendum Costituzionale 2016 sarà un referendum confermativo, ex art. 138 Cost, riguardante la riforma costituzionale denominata “Renzi-Boschi”. Ricordiamo che, data l’assenza di un quorum, la riforma verrà approvata se i voti favorevoli risulteranno superiore ai voti contrari a prescindere dalla affluenza alle urne.

Negli scorsi giorni esponenti del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana avevano fatto ricorso al Tar di Roma circa il quesito referendario considerato ingannevole e fazioso. Il Tar, tuttavia, ha rigettato il ricorso per difetto di giurisdizione [1] decretando la propria impossibilità di decidere su una materia che non rientra tra quelle demandate dalla giustizia amministrativa e, peraltro, già sottoposta al vaglio della Cassazione.
Proprio per quanto detto, molto probabilmente il quesito che alle urne ci troveremo a leggere sarà così:

Approvate il testo della legge costituzionale concernente “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?

Quando votare?

Il giorno della votazione è stato fissato per Domenica 4 Dicembre 2016.
Il voto, originariamente fissato per il mese di Ottobre, è slittato di circa due mesi  sia causa delle varie polemiche con le opposizioni e con il Comitato del No e sia per riconsiderare eventuali modifiche alla legge elettorale detta “Italicum[2] che va a ricoprire un tassello molto importante nel piano di riforma.

Dove votare?

Per l’occasione saranno allestiti i soliti seggi elettorali: ogni cittadino potrà votare nel suo seggio indicatogli dalla tessera elettorale che possiede.

Come votare?

Gli elettori dovranno decidere sull’intero testo di riforma dato che l’ipotesi spacchettamento non è considerata.
Colui che si ritiene favorevole alla riforma costituzionale dovrà barrare con una X la casella con scritto ; colui che, invece, si ritiene contrario alla riforma costituzionale dovrà barrare con una X la casella con scritto NO.

Come votare se si è all’estero?

I cittadini che si trovano all’estero per motivi di lavoro, studio o cure mediche per un periodo di almeno tre mesi possono votare per corrispondenza.
Tali cittadini potranno usufruire di un modello editabile (che troverete, per comodità, allegato a questo articolo ndr) che dovrà essere compilato ed inviato con copia della Carta d’Identità al proprio comune di residenza in Italia.
Ricordiamo che la scadenza per esercitare tale opzione è il 2 Novembre 2016. [3]

Su cosa si vota?

Cerchiamo di riepilogare i punti principali della Riforma per delineare un quadro riassuntivo senza entrare nel merito di ciascuno di essi, già affrontato in altra sede: [4]

1) Superamento del bicameralismo perfetto;
2) Riduzione del numero di Senatori a 100;
3) Nuova composizione del Senato: 74 consiglieri regionali, 21 sindaci, 5 nominati dal Presidente della Repubblica (quest’ultimi in carica 7 anni);
4) Nuovi e diversi procedimenti legislativi bicamerali e non;
5) Limite ai Decreti Legge e corsia preferenziale per Disegni di Legge governativi giudicati urgenti;
6) Abolizione competenza concorrente ed introduzione della clausola di supremazia statale;
7) Innalzamento delle firme necessarie per leggi di iniziativa popolare (da 50.000 a 150.000);
8) Possibilità di referendum Propositivi e Consultivi e abbassamento del quorum per referendum abrogativi in caso di proposizione di almeno 800.000 firme;
9) Nuova modalità di elezione del Presidente della Repubblica (3/5 dei votanti dal 7° scrutinio);
10) Abolizione CNEL e Provincie.

Come sono gli schieramenti?

Per il si annoverano ovviamente i partiti sostenenti il governo quali: la maggioranza del Partito Democratico facente capo al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il Nuovo Centro Destra (NCD) di Angelino Alfano e Alleanza Nazionalpopolare Autonomie (ALA) di Denis Verdini. È inoltre stato stilato un documento firmato da più di 180 esponenti del mondo culturale italiano che sostiene la Riforma.
Per il fronte del No, vediamo invece schierati: la minoranza del Partito Democratico capeggiata da Massimo D’Alema, il Movimento 5 Stelle (M5S), Forza Italia (FI), Lega Nord (LN) e Sinistra Italiana (SI). A supporto di questo fronte è stato stilato un documento firmato da 56 accademici italiani, tutti appartenti al mondo del diritto e per la maggior parte costituzionalisti che evidenzia la necessità di rigettare tale riforma.

Perché votare?

Ricordando il co. 2 dell’art. 48 della nostra Costituzione che qualifica il voto, oltre che come diritto, come dovere civico, l’importanza del voto referendario è data dalla possibilità per ogni cittadino di contribuire a stabilire le regole fondamentali del nostro Stato. È perciò necessario che il proprio voto sia, oltre che personale, eguale, libero e segreto anche consapevole.