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Poste Italiane e risparmio: le Sezioni Unite affermano la natura pubblicistica delle attività di bancoposta
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Pubbl. Mar, 3 Giu 2025

Poste Italiane e risparmio: le Sezioni Unite affermano la natura pubblicistica delle attività di bancoposta

Editoriale a cura di Alessio Giaquinto



La Cassazione riconosce natura pubblicistica alla raccolta del risparmio postale tramite Poste Italiane: l’operatore di sportello è qualificabile come incaricato di pubblico servizio.


Con decisione del 29 maggio 2025 (ric. n. 36993/2023, rel. A. Corbo), la Corte di Cassazione ha affrontato una questione di rilievo sistematico in tema di responsabilità penale degli operatori di sportello di Poste Italiane, di cui abbiamo discusso in questo articolo.

Con decisione del 29 maggio 2025 (ric. n. 36993/2023, rel. A. Corbo), la Corte di Cassazione ha affrontato una questione di rilievo sistematico in tema di responsabilità penale degli operatori di sportello di Poste Italiane, di cui abbiamo discusso in questo articolo.

La raccolta del risparmio postale — svolta da Poste italiane s.p.a. tramite libretti e buoni fruttiferi per conto della Cassa depositi e prestiti — è stata qualificata come attività di natura pubblicistica. Da ciò discende che l’operatore addetto alla vendita e gestione di tali strumenti riveste la qualifica di incaricato di pubblico servizio, ai sensi dell’art. 358 c.p., con le conseguenti implicazioni sanzionatorie in caso di condotte penalmente rilevanti. 

La pronuncia si inserisce in un solco giurisprudenziale che riconosce la funzione pubblica anche in contesti formalmente privatizzati, valorizzando la finalità pubblicistica dell’attività delegata.

La questione rimessa alle Sezioni Unite con Ordinanza n. 31605/2025 ha chiesto:

Se, nell'ambito delle attività di "bancoposta" svolte da Poste Italiane s.p.a., la "raccolta del risparmio postale", ossia la raccolta di fondi attraverso libretti di risparmio postale e buoni postali fruttiferi effettuata per conto della Cassa depositi e prestiti, abbia natura pubblicistica e, in caso positivo, se l'operatore di Poste Italiane s.p.a. addetto alla vendita e gestione di tali prodotti rivesta la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio.

La decisione, pubblicata tra le Questioni Decise il 29/05/2025, ha risolto il quesito affermando che:

La raccolta di fondi attraverso libretti di risparmio postale e buoni postali fruttiferi, effettuata da Poste italiane s.p.a. per conto della Cassa depositi e prestiti, ha natura pubblicistica. 

L'operatore di Poste Italiane s.p.a. addetto alla vendita e gestione di tali prodotti riveste la qualifica di incaricato di pubblico servizio.

La sentenza integrale sarà allegata a questo contributo non appena sarà resa disponibile dalla Corte di cassazione.


Note e riferimenti bibliografici

(1) artt. 357 e 358 c.p., art. 2 d.P.R. 144/2001, art. 2 d.lgs. 284/1999 e art. 5 d.l. 269/2003.