Pubbl. Lun, 27 Nov 2023
Balneari: la Cassazione annulla la sentenza sulla proroga delle concessioni e rinvia al Consiglio di Stato
Modifica paginaEditoriale a cura di Matteo Bottino
Con pronuncia Cass. civ., Sez. Unite, Sent., ud. 24/10/2023, dep. 23/11/2023, n. 32559 la Suprema Corte ha annullato, per un vizio procedurale, la sentenza del Consiglio di Stato che aveva bocciato la proroga delle concessioni al 2033
Con la pronuncia 32559 del 23/11/2023 la Suprema Corte di Cassazione ha annullato la sentenza n. 18 del Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, depositata il 09/11/2021, la quale aveva statuito l'illegittimità della proroga delle concessioni balneari fino al 2033, per contrasto della disposizione legislativa con la normativa comunitaria.
Le ragioni dell'annullamento della sentenza e il conseguente rinvio al Consiglio di Stato, sono da rinvenirsi in un vizio procedurale, concernente l'illegittima esclusione di SIB, ASSONAT e Regione Abruzzo dal giudizio.
La Suprema Corte ha dunque statuito come:
In conclusione, il primo motivo dei ricorsi di SIB, ASSONAT e Regione Abruzzo è accolto nei predetti termini, restando assorbito il profilo riguardante la questione di legittimità costituzionale dell'art. 99, comma 2, cod. proc. amm. (sub 1.1-b) e assorbiti anche tutti gli altri motivi proposti nei ricorsi in esame; di conseguenza, la sentenza impugnata è cassata con rinvio al Consiglio di Stato
La Corte di Cassazione ha altresì rigettato la richiesta di pronunciare, ai sensi dell'art. 363 c.p.c., i principi di diritto nell'interesse della legge sulle questioni trattate dalla sentenza annullata, rilevando come
Spetterà al Consiglio di Stato pronunciarsi nuovamente, anche alla luce delle sopravvenienze legislative, avendo il Parlamento e il Governo esercitato, successivamente alla sentenza impugnata, i poteri normativi loro spettanti.
Alla luce di quanto sopra, al fine di comprendere la conclusione dell'annosa questione delle concessioni balneari, bisognerà attendere la nuova pronuncia del Consiglio di Stato o - auspicabilmente - l'eventuale normativa che dovesse essere introdotta nelle more da parte del legislatore.