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Pubbl. Ven, 30 Ott 2015

Il DEF: profili ricostruttivi e rilevanza giuridica. UXGKFBLTERU8O9Y

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Marco Maria Cellini


Cos´è il Documento di Economia e Finanza e per quale motivo è sempre più importate per la politica economica dello Stato.


Il DEF, acronimo di Documento di Economia e Finanza, è uno dei principali documenti di programmazione economico-finanziaria che compongono il ciclo del bilancio italiano, cruciale per organizzare la gestione finanziaria dello Stato. Ad oggi questo procedimento è fortemente influenzato dall'intervento del Consiglio ECOFIN del 7 settembre 2010 da cui ha preso vita la rivisitazione delle procedure di coordinamento delle politiche economiche e di bilancio degli Stati membri.

In tal proposito, proprio nella riunione del 2010 tra i Ministri delle finanze europei, è stata definita l'introduzione del c.d. Semestre europeo, con il preciso obiettivo di coordinare ex ante le politiche degli Stati dell'UE.

Proprio in tale semestre svolge un ruolo fondamentale il DEF.

A seguito della deliberazione dell'ECOFIN, il Parlamento ha inteso accogliere nel nostro ordinamento le novità con la l. 39/2011 che ha modificato la l. 196/2009, c.d. legge di contabilità e finanza pubblica, introducendo il nuovo ciclo di bilancio di ispirazione europea.

Il c.d. Semestre europeo si apre nel mese di gennaio con l'elaborazione di un'analisi macroeconomica annuale svolta dalla Commissione europea, diretta a proporre strategie per l'economia dell' Unione. Nel mese di marzo, il Consiglio europeo, massimo organo di indirizzo politico dell'UE, elabora le linee guida definitive e gli obiettivi di politica economica. In aprile, in coerenza con le direttive generali decise dal Consiglio, gli Stati comunicano alla Commissione europea i propri obiettivi di politica economica e le azioni di riforma per perseguirli. Nei mesi successivi, il Consiglio europeo e l'ECOFIN rivedono le proposte di ciascuno Stato e, se necessario, raccomandano la revisione della proposta di bilancio.

La Commissione europea concretamente vigila sulla coerenza delle politiche di bilancio nazionali rispetto alle raccomandazioni, tendenze ed indirizzi maturati dai principali organi politici della UE.

L'obiettivo perseguito dalla previsione di questo nuovo ciclo di bilancio risiede nella necessità, per un miglior coordinamento delle politiche economiche degli Stati europei, di sottoporre le azioni dei governi ad una discussione ex ante. Non è infatti previsto che le istituzioni europee abbiano un potere di veto o di blocco preventivo sulle decisioni degli Stati membri.

Il DEF è lo strumento documentale di programmazione di bilancio e finanziaria che viene presentato alle Camere ed alla Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica dal potere esecutivo entro il 10 aprile.

Il Documento di economia e finanza si compone di 3 differenti sezioni: la prima occupata da una bozza di programma di stabilità; la seconda contenente un'analisi delle tendenze macroeconomiche del sistema; la terza dedicata alla predisposizione di un programma organico di riforma.

Specificamente, nella prima parte sono indicati gli obiettivi di politica economica per il triennio, compresi quelli finalizzati alla riduzione del debito pubblico; nella seconda sono invece riportate l'analisi del conto economico e di cassa dell'anno precedente e le previsioni di cassa per gli esercizi successivi (con annessa nota metodologica per la guida alla lettura dei dati); nella terza, invece, si descrivono le riforme da avviare per perseguire gli obiettivi esplicitati nella bozza di programma di stabilità.

Una volta esaurito l'esame parlamentare, il DEF viene inviato per una valutazione preventiva alle istituzioni europee entro il 30 aprile.

Sulla base delle indicazioni ed eventuali doglianze del Consiglio europeo e dell'ECOFIN, il governo invia obbligatoriamente entro il 20 settembre alle Camere la nota di aggiornamento del DEF.

Tale nota ha il precipuo obiettivo di aggiornare le varie sezioni in seguito all'acquisizione di dati finanziari e macroeconomici più fedeli e recenti ed, inoltre, come anticipato, alle indicazioni delle istituzioni europee in proposito.

Inoltre, va ricordato che il DEF è il documento programmatico sulla base del quale vengono successivamente predisposte la legge di stabilità e la legge di bilancio.

In altre parole, quest'ultime non sono null'altro che la trasposizione concreta della manovra di finanza delineata nel DEF. In conseguenza di ciò, essendo il bilancio pluriennale, anche il DEF avrà come riferimento 3 interi anni.

Da quanto detto, appare chiaro come il Documento di economia e finanza sia uno strumento fondamentale, stante la sua doppia cruciale funzione: quella interna, di preparazione del bilancio statale, e quella esterna, di coordinamento della politica economica nazionale con quella europea.