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Pubbl. Mar, 13 Ott 2015

Divieto di fumo in auto con bambini e donne incinte, arriva il via libera del Consiglio dei Ministri MDVUQJ2PZAHP1R9

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Lucio Orlando


Addio ai pacchetti da 10, stretta anche sulle sigarette elettroniche


Il Consiglio dei ministri ha approvato nella seduta del 12 ottobre 2015 un decreto legislativo di recepimento della direttiva 2014/40/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 aprile 2014 sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati e che abroga la direttiva 2001/37/CE. Il recepimento della direttiva Ue sui prodotti del tabacco prevede tutta una serie di novità, ma di certo la più importante, almeno dal punto di vista delle abitudini dei consumatori, è quella relativa al divieto di fumo in auto in presenza di minori e donne in gravidanza.

E' la prima volta che il governo interviene sul fumo in auto, ma già nel maggio 2008 e, nell'autunno 2009, una proposta bipartizan era confluita nel disegno di legge che a luglio 2010 sarebbe diventato la riforma del codice della strada (legge 120/2010), la quale prevedeva il divieto assoluto di fumo, con sanzione raddoppiata in caso di minori a bordo. Tale divieto, però, è stato alla fine completamente espunto dal testo, perchè veniva ritenuto un divieto inapplicabile, anche perchè resta comunque la circostanza che sarà problematico far rispettare il divieto, proprio in punto di controllo da parte delle forze dell'ordine e di accertamento dell'infrazione.

Le altre novità introdotte dal decreto sono il divieto di utilizzo di aromi caratterizzanti, l'inserimento delle avvertenze combinate (immagini e testo) relative alla salute che dovranno coprire il 65% della superficie esterna del fronte e retro della confezione di sigarette o di tabacco da arrotolare.

E' stata prevista anche una revisione relativa alle confezioni unitarie, infatti è stato introdotto il divieto di vendita dei pacchetti da 10 e piccole confezioni di tabacco ed inoltre è stato introdotto il divieto di vendita a distanza transfrontaliera dei prodotti del tabacco e delle sigarette elettroniche ai consumatori. Importanti, inoltre, tutta una serie di disposizioni finalizzate alla tutela dei minori come il divieto di vendita ai minori di sigarette elettroniche e contenitori di liquido di ricarica con presenza di nicotina e prodotti di nuova generazione, divieto di fumo nelle pertinenze esterne degli ospedali e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) pediatrici, nonché nelle pertinenze esterne dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia, l'inasprimento delle sanzioni per la vendita e somministrazione di prodotti del tabacco, sigarette elettroniche e prodotti di nuova generazione ai minori, la verifica dei distributori automatici, di norma, al momento dell’istallazione e periodicamente, al fine di controllare il corretto funzionamento dei sistemi automatici di rilevamento dell’età dell’acquirente.

Quindi, di fatto chi commercia è tenuto infatti a chiedere il documento di identità se ha dei dubbi sull'età dell'acquirente e se per caso vende a una persona con meno di 18 anni va incontro a una sanzione da 1.000 a 4.000 euro e alla sospensione di tre mesi della licenza. In caso di recidiva, la sanzione pecuniaria raddoppia e la licenza viene revocata. Stretta anche sulle sigarette elettroniche, le quali non possono essere vendute ai minorenni e devono essere dotate di requisiti di sicurezza come chiusure a prova di bambino e di manomissione. Nel foglietto delle istruzioni devono essere indicate controindicazioni e avvertenze, oltre ad informazioni sugli effetti nocivi e sulla capacità di indurre dipendenza e tossicità ed inoltre deve riportare sulla confenzione la scritta:"Prodotto contenente nicotina, sostanza che crea un'elevata dipendenza. Uso sconsigliato ai non fumatori".