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Pubbl. Mar, 21 Gen 2025

La Corte Costituzionale ha approvato 5 quesiti sui 6 presentati: bocciato quesito su autonomia differenziata

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Editoriale a cura di Ilaria Taccola



La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il quesito del referendum per abrogare la legge sull’autonomia differenziata. Secondo il comunicato l’oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari. La Corte costituzionale ha però ritenuti ammissibili gli altri referendum: Jobs Act, licenziamenti, contratti. a termine, sicurezza e cittadinanza.


La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il quesito del referendum per abrogare la legge sull’autonomia differenziata, che quindi non si farà. Secondo il comunicato l’oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari.

La Corte costituzionale ha però ritenuti ammissibili gli altri referendum: Jobs Act, licenziamenti, contratti. a termine, sicurezza e cittadinanza.

Di seguito i due comunicati: 

"La Corte costituzionale ha deciso oggi in camera di consiglio il giudizio sull’ammissibilità della richiesta di referendum abrogativo denominata “Legge 26 giugno 2024, n. 86, Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione: abrogazione totale”. In attesa del deposito della sentenza, l’Ufficio comunicazione e stampa fa sapere che la Corte ha ritenuto inammissibile il quesito referendario sulla legge n. 86 del 2024, come risultante dalla sua sentenza n. 192 del 2024.

La Corte ha rilevato che l’oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari. Ciò pregiudica la possibilità di una scelta consapevole da parte dell’elettore. Il referendum verrebbe ad avere una portata che ne altera la funzione, risolvendosi in una scelta sull’autonomia differenziata, come tale, e in definitiva sull’art. 116, terzo comma, della Costituzione; il che non può essere oggetto di referendum abrogativo, ma solo eventualmente di una revisione costituzionale. La sentenza sarà depositata nei prossimi giorni".

"La Corte costituzionale ha deciso oggi in camera di consiglio i giudizi sull’ammissibilità dei referendum seguenti:

1) richiesta di referendum abrogativo denominata “Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana”;

2) richiesta di referendum abrogativo denominata “Contratto di lavoro a tutele crescenti - disciplina dei licenziamenti illegittimi”;

3) richiesta di referendum abrogativo denominata “Piccole imprese - Licenziamenti e relativa indennità”;

4) richiesta di referendum abrogativo denominata “Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi”;

5) richiesta di referendum abrogativo denominata “Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell'appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici”.


Note e riferimenti bibliografici