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Pubbl. Mar, 27 Gen 2015

Lavoro e imprese, le novità introdotte con la Legge di Stabilità 2015

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Raffaele Giaquinto
AvvocatoUniversità degli Studi di Salerno


La coscienza dei cittadini sull´operato del nostro legislatore aumenta sempre più, anche grazie alla semplificazione e la riassunzione dei provvedimenti che gli studiosi del diritto mettono a disposizione del grande pubblico attraverso l´analisi delle nuove norme.


Per questo proseguiamo lo studio della recentissima Legge di Stabilità 2015 (Legge 23 dicembre 2014, n. 190, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre 2014) che abbiamo cominciato con il primo approfondimento di ciò che questa legge prevede per il comparto giustizia. Di seguito analizziamo le novità in tema di lavoro, sia per gli impiegati che per gli imprenditori.

Abbiamo selezionato una serie di riforme introdotte dalla legge di stabilità che, secondo il nostro parere, sono di maggior interesse per l'economia nazionale.

Fondi per "La buona scuola"
Al primo posto nei pensieri del Parlamento torna la scuola: "Al fine di dotare il Paese di un sistema d’istruzione scolastica che si caratterizzi per un rafforzamento dell’offerta formativa e della continuità didattica (ndr, il legislatore ci lascia sperare in classi di studenti seguite da docenti fissi per tutto il ciclo di studi e non solo per pochi mesi?), e per una valorizzazione dei docenti e dell’autonomia scolastica, nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è istituito il Fondo per la realizzazione del Piano « La buona scuola », con la dotazione di 1.000 milioni di euro per l’anno 2015 e di 3.000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016. Il Fondo è finalizzato alla attuazione degli interventi previsti nel Piano « La buonascuola », con prioritario riferimento alla realizzazione di un piano straordinario diassunzioni di docenti, e al potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro."
Approfondiremo in un prossimo articolo pubblicato a breve tutti i dettagli di questo comma inserito nella legge di stabilità 2015 e che consente di immaginare riforme strutturali in ambito scolastico.

Buoni pasto aziendali
Viene previsto un incremento del margine di detassazione dei buoni pasto emessi con ticket elettronico: in altre parole tutti i buoni pasto fino a 7 euro che saranno emessi elettronicamente (l'accredito viene fatto su una tessera simile al bancomat) saranno esenti da tassazione. (1)

Compensazioni
Le somme iscritte a ruolo per debiti tributari nei confronti dell'erario potranno essere compensate con i crediti commerciali vantati con la pubblica amministrazione. Questa possibilità ha avuto particolare fortuna mediatica nei mesi scorsi, essendo un regola di correttezza tra Stato e cittadino che, nonostante la sua semplicità, non era mai stata prevista, anche in ragione dei particolari equilibri di bilancio che il Ministero dell'economia deve perseguire.

Questo tipo di compensazioni Stato-imprese, benché il codice civile le preveda già all'art. 1243 nei rapporti tra privati, sono state introdotte nel 2014 (2) attraverso il decreto c.d. "Destinazione Italia", ma ora la legge di stabilità le proroga per un altro anno solare.

Ecobonus e ristrutturazioni edilizie
Il legislatore tende una mano al contribuente che effettua lavori di ristrutturazione edilizia: nel 2015 rimangono in vigore le aliquote massime sulle riduzioni fiscali per le ristrutturazioni immobiliari, ovvero il 50%, che scenderà al 36% nel 2016, mentre le riqualificazioni energetiche delle abitazioni vantano una percentuale di sconto fiscale pari al 65%.

Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP)
La base imponibile dell'Irap per le imprese sarà ridotta attraverso la deduzione integrale dei costi sostenuti per lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, per tutti i nuovi contratti, concedendo inoltre un credito d'imposta pari al 10% per chi non ha dipendenti. Mentre per le imprese che assumeranno nuovi lavoratori a tempo indeterminato sarà dunque ammesso l'azzeramento dell'Irap in base ai costi sostenuti, per gli altri lavoratori assunti con i vecchi modelli contrattuali a tempo determinato rimarrà in vigore il vecchio sistema di deducibilità forfettario.

Made in Italy
Viene previsto uno stanziamento straordinario pari a 220 milioni di euro per la tutela e la promozione del Made in Italy, suddivisi fino al 2017 in 130 milioni nel 2015, 50 nel 2016 e 30 nel 2017. Si dovranno però attendere i decreti attuativi per comprendere meglio come sarà attuata la distribuzione di queste risorse.

Stanziamenti per la fine delle quote latte
In vista della fine del regime delle quote latte (previsto per il 31 marzo 2015) è previsto uno stanziamento pari a 108 milioni di euro fino al 2017: 8 milioni nel 2015, 50 milioni nel 2016 e 50 milioni nel 2017.
Questo piano, presentato recentemente dal Ministro Maurizio Martina, riguarda una serie di fattori per il miglioramento della competitività italiana di questo settore: si partirà dai miglioramenti nel trattamento degli animali da latte passando per gli studi sulle malattie bovine, sulla sicurezza e sui trattamenti antibiotici e altro ancora.

Regime dei minimi
Cambia il famigerato regime dei minimi, tanto comodo a professionisti e partite IVA: viene attuato un nuovo sistema forfettario che sarà variabile da attività ad attività, prevedendo un'imposta del 15% da calcolare, valutata l'attività e in base ad uno specifico coefficiente (per i professionisti sarà del 78%). Le soglie di fatturato ammesse varieranno sempre in base all'attività e andranno da un minimo di 15mila euro per i professionisti ad un massimo di 40mila euro per ristoranti e alberghi.
L'importo massimo di spese per collaboratori e dipendenti è di 5.000 euro, rimane l'esenzione IVA (tranne alcune eccezioni) e viene inserito un limite di 20.000 euro per i beni strumentali. Sparisce il minimo imponibile per i contributi previdenziali che saranno calcolati solo con una percentuale (variabile da attività ad attività) sul reddito.

La nuova legge di stabilità è dunque ricca di novità, ma bisognerà attendere i provvedimenti dei singoli ministeri coinvolti o della stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri per valutarne l'impatto reale sull'economia nazionale.

(Alessio Giaquinto)

Scarica qui la sintesi del parlamento alle norme della Legge di Stabilità 2015.

Qui il link al portale "Normattiva" per leggere la Legge di Stabilità completa.

(1) Art. 1, comma 16, Legge di Stabilità 2015: "Alla lettera c) del comma 2 dell'articolo 51  del  testo  unico delle imposte sui redditi, di cui al  decreto  del  Presidente  della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive  modificazioni,  le parole: «di lire 10.240,» sono sostituite dalle  seguenti:  «di  euro 5,29, aumentato a euro 7 nel caso in cui  le  stesse  siano  rese  in forma elettronica,».

(2) Art. 7-bis del DL 145/2013: Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, da  emanare  entro novanta giorni dalla  data  di  entrata  in  vigore  della  legge  di conversione del presente decreto, sono stabilite, nel rispetto  degli equilibri di finanza pubblica, le  modalita'  per  la  compensazione, nell'anno 2014, delle cartelle esattoriali in  favore  delle  imprese titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili,  per somministrazione, forniture, appalti e servizi, anche  professionali, maturati nei confronti della pubblica amministrazione  e  certificati secondo le modalita' previste dai decreti del Ministro  dell'economia e delle  finanze  22  maggio  2012  e  25  giugno  2012,  pubblicati, rispettivamente, nella Gazzetta Ufficiale n. 143 del 21 giugno 2012 e nella Gazzetta Ufficiale n. 152 del 2 luglio 2012, qualora  la  somma iscritta a ruolo sia inferiore o pari  al  credito  vantato.